Marga Palacio Brugés nasce in Colombia nella città di Barranquilla da una famiglia composta sostanzialmente da donne: nonna, mamma e tre sorelle . Dopo la morte di suo papà nel 1985, con la mamma e le sue sorelle si trasferiscono in una località nel punto più a nord del Paese esattamente a Riohacha. A Riohacha lì, la famiglia era molto conosciuta, la mamma troverà un impiego nella pubblica amministrazione. Marga e le sorelle terminati gli studi di base, si trasferiscono durante la settimana a Barranquilla.
Una volta laureata in giurisprudenza, Marga torna in famiglia a Riohacha. Nella sua famiglia la politica era molto praticata. Marga ha un bel ricordo emotivo, quando in casa si costruivano le campagne elettorali, e si sostenevano i candidati, partecipandovi di fatto in maniera attiva, culminando quasi sempre i grandi successi elettorali! Lei, non decise di intraprendere un ruolo politico direttamente, ma grazie alla sua preparazione professionale, troverà lavoro, nell’amministrazione interna del Partito. Marga, non le manca nulla se non quello di migliorarsi sempre più, trovando interessante approcciarsi alle lingue imparando la lingua inglese. Per farlo decise di prendersi un anno sabbatico e di viaggiare in paesi anglosassoni. Pensò inizialmente agli Stati Uniti che sorprendentemente gli negarono il visto d’ingresso, puntò all’Australia, ma lontana, così opto con successo al Regno Unito.
Durante la sua permanenza in Inghilterra, decise di far vista a dei suoi cugini in Italia, visto che il viaggio aereo non era troppo caro né lungo. Atterrò per la prima volta in Italia a Genova nell’anno duemila, durante la sua permanenza tra i suoi cugini, conobbe una persona italiana di grande valore, un valore che sfociò ben presto in un forte serio innamoramento. I contatti col suo compagno in Italia erano continui, ed il desiderio di raggiungerlo ormai era troppo forte. Alla fine Marga scelse di dar retta al cuore Lasciò convintamente tutto per venire in Italia e vivere una vita con quest’uomo tanto innamorata. Sua mamma non soffrì per la decisione della figlia, poiché vedeva in lei, la gioia e la pace nei suoi occhi. Chi ha realmente ha sofferto della sua partenza furono le sorelle, ed il suo lavoro. A Genova si sposò e diede alla luce un figlio ormai maggiorenne, cui ha voluto trasmettere con grande vigore le proprie radici colombiane, dalla lingua alla cultura.
Oggi Marga con soddisfazione può dire, che suo figlio è espressione perfetta d’italo-colombiano, ottima integrazione e rispetto dei due “mondi”. Marga diversamente da quanto fece in Riohacha, in Italia non intraprese le stesse passioni che aveva in Colombia, per molte ragioni, ma si proiettò poi alla scrittura in particolar modo una grande attenzione all’ emigrante. Scrisse diversi libri ma nel libro INMIGRANDO, scriverà la sua biografia, in un romanzo cui lo definisce “il manuale dell’emigrante” presentandolo a Genova città di grande ispirazione.
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