Nella Galleria D’Arte Cesare Manzoni a Ponte San Pietro piccolo paesino della bergamasca, abbracciati dai meravigliosi quadri a firma dell’arista Gio Manzoni , Zaida FRANCO compie la tappa italiana nel suo tour europeo, per la presentazione del suo libro intitolato ACARICIANDO EL CIELO A TRAVÉS DE MIS SUEÑOS – Clave para el exito
Zaida, nasce nel profondo e rurale sud della Bolivia da una famiglia umile e laboriosa. Vive la sua infanzia e resta nel Paese boliviano sino alla Laurea che, spinta da alcuni famigliari emigrati in Europa , decise darsi una opportunità ed emigrare in Spagna. Oggi è docente universitaria presso una delle prestigiose Università di Barcelona . Qui nella Catalunya, prende corpo l’idea di scrivere il suo guagua in lingua quechua primo “bambino “ ossia il suo primo libro dal titolo : ACARICIANDO EL CIELO A TRAVÉS DE MIS SUEÑOS – Clave para el exito; un libro che narra del duro e lungo percorso di immigrazione. L’unico fattore comune che lega il suo paese e la Spagna, è la lingua, dove a non aver alcun problema linguistico,ha dovuto, ricominciare quasi da capo e subire anche discriminazioni. Nulla è stato facile e, mai lo sarà dice Zaida. In questo libro rimarca oltre alla necessità impellente di lavorare per pagare i debiti che ha accumulato per permettersi il viaggio di “non ritorno”. Zaida deve di tirar fuori tutte le sue potenzialità, e tornar ciò che era in Bolivia.
Zaida lancia un monito nel suo libro, che integrarsi con la comunità dove si risiede, è indispensabile. Forza di volontà con o senza supporto dei familiari, con una comunità religiosa, se sei credente, o con amici, non serve la consanguineità per sentirsi meglio. Devi riprendere ciò che eri a casa tua, mostrarlo al mondo, farsi largo e recuperarlo!
Zaida, ebbe una crisi di identità, il fatto di non portare avanti i propri stili di vita sembrava che stesse “perdendo algo”, in realtà in quel momento iniziò ad arricchirsi! Poco a poco apprese la cultura e le tradizioni catalane terra che l’ha accolta, dandogli un futuro. Zaida, nella presentazione del suo libro è chiara; l’integrazione si fa da ambo parte. Io non ho perso nulla delle mie radici, oggi ho capito ed imparato una nuova cultura ricca di storia che mi ha avvalorato molto. Certamente l’accoglienza da parte di chi ospita è altrettanto necessaria.
Oggi il mondo vede il tema dell’immigrazione come un problema, ma invece è un’opportunità per il Paese, anzi se non una vera necessità! Quanto sostiene Zaida lo ribadisco pure io, firmatario di questo articolo. Oggi in Italia se nelle nostre tavole abbiamo il latte ed il formaggio è grazie alla grande comunità indiana che da decenni ormai si dedica in questo settore, per non parlare del comparto edile e della
manodopera. Zaida, vede i confini di Stato come scusa politica, con una logica di chiusura e conservazione, che non giova. I governi si dovrebbero dotare di un Ministero dell’immigrazione, tema che deve essere compreso e gestito al fine di avere una immigrazione regolare e di accoglienza, he guidi la persona al giusto inserimento nella società in cui si trova.
Zaida girerà l’Europa per poi finire in America Latina col suo libro ACARICIANDO EL CIELO A TRAVÉS DE MIS SUEÑOS e, portare la sua testimonianza di vita al mondo , tra gioie e sofferenze di mamma. donna