Dopo quasi cinque anni, il Console Generale dell’Ecuador, il dottor Gustavo Palacio, lascia la guida del Consolato a Genova per andar la tanto meritata pensione .
Questi cinque anni, sono stati caratterizzati da molti progetti atti volti all’inclusione, l’integrazione sociale tra la comunità e ecuadoriana con quella italiana. Purtroppo non sono mancati anche momenti difficili che hanno tristemente coinvolto la comunità stessa.
Per costruire educare occorrono anni e anni di lavoro, avvolte basta un piccolo episodio, per distruggere tutto quello che si è faticosamente creato. Azioni che Palacio ha condiviso anche rappresentanti della comunità stessa.
Molto, come spiega Palacio è stato fatto per migliorare tutto il sistema burocratico e amministrativo all’interno del consolato stesso, cui un grande lavoro è stato fatto da parte di Lorenza e
Maribel assieme a tutto il personale consolare. L’Associazione Radici Del Mondo ha ottenuto una importante collaborazione attiva con il Consolato, volto ad promuovere eventi di attività socio alla promozione di eventi culturali e di intermediazione tra vari enti.
Non neghiamo il rammarico della sua partenza, ma siam convinti che il nuovo console porterà avanti i grandi progetti in essere che con il Consolato con la pubblica amministrazione e varie associazioni hanno approvato.
Quello che ci consola che l’ex console, giocando un po’ con le parole, da prossimo cittadino itali-ecuadoriano visto getterà le sue basi a Genova, che Palacio ha ambiziosissimi progetti, spinto da un straordinario spirito e forza che, grazie alla sua carriera politica professionale le ha permesso sviluppare , cui Radici Del Mondo seguirà con grande attenzione.
Tanto per lui quanto per tutta la comunità, ogni cambiamento porta sempre una nota di preoccupazione, ma al tempo stesso stimola e genera nuove opportunità per tutti!
Quello che il nuovo Console dovrà veramente comprendere quanto è importante, grande, preziosa ed integrata la sua comunità nel contesto genovese. Radici Del Mondo scalpita nel conoscerlo.
