MIGRAZIONI DI IERI E DI OGGI

In Liguria, nell’entroterra genovese tra i monti, piccoli borghi si scorgono appena tra la folta vegetazione verdeggiante a mala pena abitate da qualche decina di persone, e da numerosi felini a protezione di questi ormai ruderi. Qui si celano le storie di una emigrazione determinata dalla fame e disperazione in cerca di un futuro migliore; strascichi d’una guerra che dilaniò la vita anche ai sopravvissuti. A celebrare un momento di riflessione e ricordo a questa diaspora, la PROLOCO ed il Comune di Ronco Scrivia, organizzarono dal 16 Aprile al 5 Maggio 2024, alcune settimane di dibattiti e di testimonianze a tema: Migrazioni di eri e di oggi. Tra i presenti a questo evento la presenza di testimoni, figli di quelle vite straziate che, con poche cose con sé, si avventurarono nel “Nuovo Mondo”.

Flavio Mirabelli , Italo Cileno, entra in Italia a causa del golpe
Rizlane Aacqac marocchina racconta la sua immigrazione in Italia

Storie non solo d’emigrazione ma di immigrazione specie chi si trovò in Cile e, vivere i drammatici momenti del golpe del 11 settembre 1973. Alcuni discendenti italiani furono incarcerati, ma grazie all’intervento, meglio, l’aiuto delle autorità consolari italiane, sono state scarcerate i quali con altrettante sofferenze s’imbarcarono per solcare nuovamente l’oceano Pacifico e Atlantico poi a ritroso, rispetto a quello che fecero i loro avi.
Storie e testimonianze che vivono oggi nel locale multimediale della Biblioteca del Comune di Ronco Scrivia, ricche di foto, documenti ufficiali e struggenti missive dei famigliari.


In questo bellissimo contesto, l’Associazione, grazie al Dr. Enzo Fongi quale presidente della ProLoco, ha avuto il piacere d’essere stata invitata a partecipare ad uno di questi appuntamenti, avendo avuto così, l’opportunità di far conoscere il proprio operato ed i progetti in essere e futuri.

Il presidente, illustra la realtà di Radici Del Mondo

L’ emigrazione piuttosto che l’immigrazione era e sarà sempre un tema attuale. Purtroppo guerre, carestie, gravi crisi economiche non cennano a diminuire e, non fanno altro che alimentare e accentuare nuove diaspore. Cari lettori e lettrici, non dimentichiamoci che siamo persone, certo ciascuno con le proprie differenze religiose, di lingua, di culture ma sempre persone! É nel nostro spirito associativo, accogliere e fare eventi di integrazione e inclusione per far sentire meno sole, chi , ha dovuto lasciare tutto.

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